In seno all’opera della fondazione “Riusiamo l’Italia”, che si occupa del riuso creativo, temporaneo e partecipato di luoghi dismessi mettendo al centro le comunità, è nato il progetto dei “Paesaggi sentimentali”. Lo strumento principe è il digitale, soprattutto il digitale umanistico e caldo, legato alla geografia dei sistemi territoriali, con la finalità di rendere le comunità protagoniste.
Come costruire un “Paesaggio sentimentale”? Applicando la “Teoria dell’apprendimento situato”, per cui la conoscenza è il frutto di un processo dinamico generato dalla partecipazione attiva di un soggetto all’interno di un contesto.
Abbiamo intercettato il direttore Roberto Tognetti e non ci siamo fatti sfuggire l’occasione per intervistarlo e chiedergli di più sui Paesaggi Sentimentali.