Artemisia

Corso Umberto I 57, 70127 Bari BA

A Santo Spirito, rione a nord di Bari, l’antico porto dalle origini romane al pomeriggio ospita il vivace mercato del pesce. Le barche variopinte, attraccate lungo i moli, rispecchiano i loro colori nelle calme acque della piccola insenatura. Qui nasce e si dipana la storia di Artemisia.

La vediamo stagliarsi fra le strette vie del borgo portuense, Villa Artemisia, un tempo quartier generale del clan Lanzarotto, tristemente dedito allo spaccio di stupefacenti nell’area barese. Fu tra i primi e più significativi beni a essere confiscato alla criminalità organizzata nei primi anni ’90.

Marcello, la nostra guida alla scoperta di queste storie baresi, inizia il suo racconto a partire dagli anni più duri, quelli del clan. “Lì dietro, sotto a quella mensola con il mappamondo, c’è una scaletta che scende al bunker. C’è spazio per un paio di persone, o per le armi ovviamente”. Questi stessi spazi che oggi invitano e accolgono, qualche anno fa erano spazi di fuga e paura, nascondigli, luoghi di segreti e patti di sangue.

Ma oggi è tutto cambiato.

Oggi la Villa è animata da un gruppo di ragazzi che qui vivono e lavorano. L’idea che sta alla base è infatti quella di formare ed avviare al lavoro giovani care leaver (italiani fuori famiglia ed ex minori stranieri non accompagnati tra i 18 e 21 anni). Un progetto gestito dalla cooperativa sociale C.A.P.S. (Centro Aiuto Psico-Sociale) che, grazie al sostegno di Fondazione Con il Sud, ha ricevuto in comodato d’uso la struttura da parte del Comune di Bari per i prossimi vent’anni.

La villa ha subito profondi interventi di riqualificazione, trasformandosi da un covo della malavita il più possibile nascosto agli occhi dei passanti a un luogo di ospitalità e accoglienza multifunzionale.

Dalle cucine del bistrot provengono stuzzicanti fragranze, mentre ci accomodiamo per pranzare sotto al porticato affacciato sulla piscina. Dan, caposala, ha sistemato ogni posata con una cura quasi chirurgica. Il livello del servizio è alto, la qualità del cibo anche. In ogni gesto si percepisce un’eleganza discreta e precisa, ma non si avvertono ansia da prestazione o frenesia. Si respira serenità, qui.

Villa Artemisia si trova all’interno di un grande giardino estremamente curato in cui, oltre al locale per la ristorazione, c’è anche un accogliente B&B e alcuni moderni uffici per il coworking. Le numerose attività proposte da Villa Artemisia la rendono poi un vero e proprio laboratorio culturale dove vengono promosse iniziative sociali e ricreative per tutta la comunità del quartiere. Ecco perché questo quartiere ama Artemisia.

Ad ogni passo qui dentro si percepisce la sensazione che il futuro può essere plasmato dalle mani di coloro che credono nella possibilità del cambiamento. La villa, un tempo teatro di oscuri segreti, è ora una casa per cuori giovani, desiderosi di apprendere e di sognare in grande.

Per saperne di più: https://www.artemisiabari.it/

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