Ethnic Cook

Libertà 70027 Bari BA

Nel cuore di Bari, città dove il sole scalda le antiche strade lastricate, si trova il quartiere “Libertà”. Nome felicissimo per uno dei luoghi più interessanti in cui ci si possa imbattere passeggiando: il Bistrot Sociale Multietnico “Ethnic Cook”.

È impossibile raccontare di questo locale senza parlare della sua titolare, Ana Estrela. La sua storia è un’incredibile miscela di cultura, passione e impegno sociale. In Brasile, Ana si dedicava ai ragazzi di strada, usando la danza e l’arte come strumenti di inclusione.

Nel 1999, emigrata in Puglia, Ana ha portato con sé non solo le sue radici brasiliane ma anche un incredibile spirito imprenditoriale unito a una gioiosa voglia di vivere e investire nel futuro. Nel 2008, ha fondato l’associazione Origens, una celebrazione alla cultura brasiliana attraverso la danza e l’arte.

Ma è nel 2013 che arriva la svolta, il lampo di genio: ha deciso di usare la cucina come ponte tra le persone, unendo il piacere di cucinare con l’integrazione sociale.

Ethnic Cook è un laboratorio culinario dove rifugiati e immigrati, in particolare donne, possono imparare un mestiere e conoscersi l’un l’altro. Qui, il cibo diventa il linguaggio universale che supera le barriere culturali.

Le cuoche e i cuochi di Ethnic Cook sono instancabili. Organizzano cene tematiche aperte a tutta la città, dove attraverso i piatti raccontano le loro tradizioni. Preparano catering per aziende e privati, coprendo dalla colazione alla cena. Insegnano ai bambini pugliesi le arti culinarie. Sono e si sentono, finalmente, parte integrante della comunità.

A parlare con Ana, si viene letteralmente travolti e trascinati dalla sua personalità. Scherza mentre racconta dei suoi primi passi da imprenditrice, soprattutto degli errori di valutazione. Come quella volta in cui, appena vinto un finanziamento, ha investito l’intera cifra in corsi di formazione per i suoi ragazzi, acquistando solo l’equipaggiamento più essenziale per avviare un servizio di catering itinerante e procurando le divise da chef. “Perché è importante sentirsi cuochi” sorride strizzando un occhio, “per diventarlo”.

Ana Estrela è una donna felice, perché come esponente della comunità afro-brasiliana di Salvador de Bahia e come migrante, capisce profondamente cosa significhi portare con sé molte culture, vivere l’esperienza di lasciare la propria terra e iniziare da capo altrove. Il suo impegno nell’inclusione sociale attraverso il cibo è stato riconosciuto con una menzione speciale dal Basque Culinary World Prize 2021. Per non parlare delle collaborazioni con Eataly Bari, o del fatto che tra le ottocento attività che porta avanti instancabilmente ha anche scritto un bellissimo libro che raccoglie tutte le ricette preparate nella cucina del bistrot.

Stasera, mentre assaporiamo i piatti nigeriani, è inevitabile pensare alla bellezza della diversità e all’importanza di condividere, cucinare e sedersi a tavola insieme. Stasera, in questo angolo di Puglia, è così naturale capire che il cibo può essere il linguaggio universale dell’amicizia e dell’accoglienza, che unisce le persone senza distinzioni.

Per saperne di più: https://www.facebook.com/ethnic.cook/?locale=it_IT

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