Base

Via Bergognone 34, 20144 Milano MI

La prima tappa del nostro viaggio è Milano. In via Borgognone 34 c’è BASE. È il primo posto che abbiamo visitato, e che ci ha aperto lo scenario sull’innovazione sociale. Si trova nel cuore della città, nelle sedi dell’ex Ansaldo.

Nel 2015 a Milano un gruppo di artisti e rappresentanti dell’attività culturale milanese occupa un palazzo in zona stazione. L’obiettivo è segnalare in modo forte la necessità di spazi per la creazione e la fruizione d’arte a condizioni più favorevoli, per chi opera in ambito culturale, artistico e creativo fuori dai circuiti più rinomati.

Il messaggio lanciato nella città risuona in modo diverso, sia sulla stampa che nell’opinione pubblica, rispetto a come era avvenuto in passato per manifestazioni simili.  L’amministrazione comunale apre un dialogo con il collettivo sul tema degli spazi. Lo scambio è talmente proficuo da portare all’apertura delle porte dell’ex Ansaldo, complesso dei primi del ‘900, stabilimento simbolo dell’industria milanese, chiuso dalla fine degli anni ’80.

Questo evento, che getta le basi per l’avvio del progetto e dell’esperienza di Base, è comune a molte altre realtà: pubblico e privato, istanze dal basso e istituzioni, trovano una convergenza di intenti, senso e azioni da cui tutti traggono vantaggio nel mettere in comune ciò di cui dispongono. Le esigenze incontrano le proposte, le idee diventano progetti.

Nella sua struttura architettonica l’ingresso di Base apre su uno spazio molto ampio, e soltanto una parete divide la zona bar/bistrò da un’area teatro/eventi, organizzata con un palcoscenico leggermente rialzato da cui partono, su un lato, tre lunghi gradoni a fare da palchi. Il grigio del pavimento originario, in cemento, incontra il legno chiaro delle strutture e il bianco delle pareti. Null’altro definisce la funzione di quello spazio, abitato un tempo dai rumori della lavorazione dell’acciaio e oggi, in un’atmosfera più attutita, attraversato da una leggera musica in sottofondo e dal via vai delle persone.

I pochi passi che separano la porta di ingresso dal bar/bistrò si percorrono attraversando parte del perimetro dello spazio teatro/eventi, detto lounge, a cui inevitabilmente si volge lo sguardo come richiamati dall’immaginazione di ciò che artisticamente vi accade.

Capita così di darsi appuntamento qui per un caffè e di decidere di fermarsi per la presentazione di un libro, per un seminario di approfondimento o per un happening di un artista. L’ingresso è libero. Capita di prendere posto in uno dei tavoli del bar e di notare che le persone che sono lì a lavorare o a studiare sono molte di più di quelle sedute per un momento di pausa.

Nei piani superiori si trovano altri luoghi di lavoro, che in continuità con lo spirito di apertura di Base offrono non solo spazi ma opportunità di contaminazione, tra soggetti e professionalità diverse che lavorano nell’industria creativa. Ma non solo: in uno dei piani alti si trova Casa Base, luogo residenziale, dove poter dormire e stare anche per lunghi periodi.

Valentina La Terza, co-fondatrice di Base, ci accompagna dentro e fuori l’edificio, su per i piani e nelle parti ancora da abitare e il suo racconto guida il nostro incedere non solo dentro gli spazi ma anche, soprattutto, dentro la sua storia.

Valentina per noi è Base, lei c’è fin dalla nascita di questa esperienza. Incarna la possibilità di rendere progetto su cui investire un impegno e una visione della vita, per cui rischiare, da sviluppare ancora e ancora. Che ti appartiene talmente tanto che cresci insieme a lui.

Riflessione: sapere, saper fare e saper essere, è uno dei mantra che compongono il lessico di chi si occupa di sviluppo delle competenze. Oggi mi appare lezioso. Mi è parso di ritrovarlo scomposto, disordinato nelle storie delle persone che ci hanno accompagnato in questo viaggio. Perché il sapere cambia forma ed espressione quando sei di fronte a qualcosa di nuovo; perché non sai fare quando stai sperimentando; perché non serve saper essere quando sai chi sei.

Per saperne di più: https://base.milano.it/

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