Mare Culturale Urbano

Via Quinto Cenni 11, 20147 Milano MI

Quando senti nominare il mare a Milano non sai cosa aspettarti. Soprattutto in zona San Siro. Eppure in questo caso la parola mare identifica uno dei luoghi più rappresentativi di Milano e del milanese: una cascina.

Cascina Torrette risale al 1600 ed è stata convertita da uso agricolo a uso culturale. È uno spazio recuperato all’interno di un progetto di housing sociale.

Entriamo in quella che un tempo era l’aia della cascina e ci adagiamo sulle sdraio disponibili. Lo sguardo rivolto all’insù si ferma su un limpido cielo serale, incorniciato dalle tegole che disegnano il perimetro superiore della struttura.

Una voce profonda ci saluta: è Andrea Capalbi, presidente di Mare Culturale Urbano, che ci racconta la storia di questo progetto.

È un centro di produzione artistica ma anche il nome con cui è più nota oggi la Cascina Torrette. Siamo in zona San Siro e l’incontro tra il gruppo di Mare Culturale Urbano e la cascina avviene grazie a un bando del comune di Milano per rivitalizzare cento luoghi inutilizzati nell’area cittadina. Cascina Torrette non è tra questi ma lo spazio che Mare si aggiudica nel quartiere San Siro tarda ad essere disponibile per ragioni amministrative.

Ciò che si percepisce invece come urgente, frequentando quella zona, è la necessità di costruire nuovi luoghi e occasioni di socialità, attività culturali e artistiche che coinvolgano le persone.

E proprio con questo obiettivo Andrea Capalbi con il gruppo di Mare Culturale Urbano concepisce l’idea di un centro culturale eterogeneo, dove la produzione artistica sia funzionale allo sviluppo di socialità, all’incontro tra le persone, alla crescita collettiva.

Così Mare diventa un luogo dove godere di una serata di musica, mangiare in compagnia, seguire un corso di teatro o assistere a uno spettacolo.

La cogliamo tutta la vitalità di questo luogo, rustico e bello. Ma Andrea ci conduce oltre quello che vediamo. Oltre il bello. Lo fa con le sue parole e con la sua voce. È un attore di professione, non recita con noi ma i toni, lo sguardo che ci cerca o che cerca di andare lontano, il corpo che si apre e chiude accompagnano con una perfetta sincronia il racconto di un’esperienza non sempre facile, in cui l’equilibrio di sostenibilità si gioca su un filo e gli ideali si sbriciolano un po’ toccando terra.

È una bella serata quella che trascorriamo qui, dove finisce il nostro viaggio a Milano.

Andiamo a cena prima di proseguire verso altri luoghi; non sono a tavola con noi ma è come se lo fossero tutte le persone che ci hanno raccontato BASE, mercato Lorenteggio, Altavia e Mare Culturale Urbano. Ognuna di loro ha dato voce a un’esperienza diversa, poiché diversi sono i contesti che le hanno generate. Ognuna di loro ci ha parlato di apertura, socialità, arte, nuovi modelli di impresa, sostenibilità economica, sociale e ambientale, partecipazione, tratti che accomunano tutti i luoghi d’innovazione sociale.

Per saperne di più: https://maremilano.org/

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