Perché non ci inventiamo uno spazio nuovo per i bambini del quartiere? E perché non mettiamo a posto quel terreno del Comune e ci costruiamo un orto per tutti?
Le grandi rivoluzioni nascono da un’osservazione attenta della realtà.
Basta rovesciare la prospettiva e guardare le cose da un altro punto di vista: ecco allora che anche un elmo può diventare un bacile, come Don Chisciotte ci insegna, con un semplice gesto della mano.
Cosa succede quando lasciamo l’immaginazione a briglia sciolta? Arrivano le idee.
I progetti raccontati in questo video sono il frutto di un lavoro scaturito da una semplice, bellissima, idea.
Anna ha bonificato il terreno di un parco pubblico, ci ha creato un orto e l’ha aperto alla cittadinanza. Più di 200 famiglie e diversi enti oggi coltivano un pezzo di terra all’Orto Sociale Urbano, che è diventato centro di una vivace comunità.
Pasquale, con Terra di Confine, porta avanti progetti di rigenerazione urbana e umana a partire dai più piccoli, nel cuore di Ponticelli.
Maria Rosaria con Spazio Art33 ha costruito un luogo “che non c’era”, in uno spazio che era abbandonato: ora ci sono una ludoteca, aule studio e spazi dove i giovani possono avere la libertà di esprimersi e raccontare i loro sogni.
Quanto vale un’idea?
Poco, se non è supportata da un’esecuzione precisa e puntuale.
Ma se a sostenerla ci sono le braccia di amici e sostenitori che ci credono, allora quell’idea diventa un sogno condiviso. E se c’è una cosa che possono fare i sogni condivisi, è quella di cambiare il mondo un pezzetto alla volta.
Per saperne di più:
https://www.facebook.com/ortosocialeurbanosaluteebenessere/
https://terradiconfine.napoli.it/