“Alessandro sorride dietro alla lunga barba bianca, e mentre sorseggia il suo bicchiere di vino ci scruta curioso. Accanto a lui, due ragazzi trascorrono la loro pausa pranzo nella piazzetta colorata prima di rituffarsi in ufficio. Tra i tavoli e le sedie variopinte passano veloci due cameriere, attente e silenziose.”
Via Baltea è un luogo un po’ magico: si trasforma.
Hai fame? Puoi sederti a gustare un piatto sfornato dalla cucina sociale, una prelibatezza di “cucina vegetal pop con materie prime semplici e di qualità, verdure fresche e di stagione, cucina casalinga con contaminazioni dal mondo”
Ti piacerebbe ballare? Subito pronti: lezioni di ballo al pomeriggio nel grande salone polifunzionale.
Devi riparare una bicicletta? Nessun problema, qui puoi trovare gli attrezzi per farlo e anche chi ti aiuta a farlo se non ne sei capace.
Devi fare una festa? Un matrimonio? Un evento? 200 metri quadri pronti per te e per le tue attività.
Vuoi fare musica? C’è una sala prove e la sede della JST, affermata scuola di Jazz.
Ti sei dimenticato di comprare il pane? Hai bisogno di uno spazio per lavorare? Vuoi rifarti gli occhi con delle bellissime opere d’arte colorate?
Questo è il posto giusto.
Via Baltea sorge dove un tempo c’era una fabbrica di confezionamento di pacchetti di riso. Questo luogo è stato poi trasformato in una tipografia, infine è stato affittato e dato in gestione alla Cooperativa SuMisura che, lavorando insieme alle associazioni locali, ha dato vita all’odierno community hub.
La sfida? Creare un luogo dove le attività di aggregazione possano collaborare con quelle commerciali e sostenersi a vicenda.
Via Baltea si trova in Barriera di Milano, quartiere alle porte di Torino che pur essendo a dieci minuti dal centro è definito periferia. In questa zona moltissime persone hanno un background migratorio. Le difficoltà non mancano: fatiche economiche, di integrazione, di comprensione della lingua.
Via Baltea arriva proprio qui: dove non sai farti capire, non sai cosa farai del tuo futuro e non conosci il posto in cui sei arrivato.
È una specie di “porto sicuro” dove qualcuno ti aspetta per darti una mano a fare anche le cose più semplici, dove un volto amico ti accompagna in un percorso di inserimento lavorativo, dove anche uno sconosciuto può aver lasciato un pasto in sospeso per te.
Non è stato facile iniziare: qui si incontrano culture agli antipodi, e il diverso fa generalmente paura.
Ma seduti uno accanto all’altro a quei tavolini, le persone si sono incontrate e hanno creato rapporti. Si sono generati progetti, sono nate relazioni, sono fiorite amicizie. Dove è avvenuto un incontro, i muri si sono sgretolati.
Lasciando questo luogo, viene da pensare che Torino Barriera ha proprio bisogno di Via Baltea: forse, ogni barriera ha bisogno di una ViaBaltea.
Per saperne di più: https://www.viabaltea.it/